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Club Italiano Canarino Lancashire

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LE UOVA ... un pò di nozioni utili.

Indice:

La struttura delle uova, il tuorlo - l'albume - il guscio.

DATI SCIENTIFICAMENTE CERTI (anche se relativi all'allevamento di pollame!)

RICERCA SCIENTIFICA SUL LAVAGGIO DELLE UOVA

LA SCHIUSA DELLE UOVA

LA SPERATURA DELLE UOVA

Speratura delle uova ed esame diretto delle stesse previa rottura del guscio

Embrioni Vivi e Vitali

Anelli di Sangue e Embrioni morti

Uova "Chiare"

 

La struttura delle uova, il tuorlo - l'albume - il guscio.

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Il tuorlo.

La parte più interna dell'uovo di colore dal giallo al rosso con varie tonalità derivante dalla colorazione dell'alimentazione somministrata, è semplicemente una cellula uovo gigante che viene espulsa dall'ovaio, fecondata o meno, è rivestita dell'albume ed il tutto del guscio "costruito" durante la percorrenza dell'ovidutto, ed espulso all'esterno.

- Il tuorlo è avvolto da una sottile membrana denominata membrana vitellina,

- a sua volta il tuorlo è mantenuto in sospensione all'interno dell'albume tramite le calaze, che sono delle specie di cordoni costituite da albume più spessi che partendo dalla membrana vitellina, vanno verso i due poli dell'uovo, permettendo al tuorlo di ruotare liberamente su sé stesso, in modo da poter dirigere la vescicola germinativa (il nucleo femminile) verso la fonte di di maggior calore durante la cova.

Il tuorlo è composto dal 16% di proteine, dal 29% di lipidi, e lecitine, dal 5% di colesterolo. Gli acidi grassi sono per il 35% saturi e per il 65% insaturi (soprattutto oleico e linoleico).. Contiene anche discrete quantità di ferro e fosforo, e vitamine del gruppo B, ma non contiene vitamina C, che non rappresenta per la maggioranza degli animali un nutriente essenziale.

L'albume.

L'albume è composto da tre strati,

- i due strati esterni sono più fluidi.

- uno strato interno più spesso, gelificato, e che tende a restare attaccato all'albume, questo si può notare quando si procede a rompere un uovo fresco.

L'albume costituisce una naturale barriera protettiva nei confronti del tuorlo, assolvendo inoltre al compito di conservante naturale che agisce contro i batteri che potrebbero contaminare il tuorlo e compromettere lo sviluppo dell'embrione.

L'albume è composto dal 90% di acqua, dal 10% di proteine, sali minerali (magnesio, sodio e potassio), vitamine del gruppo B, e dal 0,8% di glucosio libero.

Il guscio

Anche il guscio delle uova è formato da tre strati:

- la membrana testacea che lo separa dall'albume, a sua volta costituita da due sottilissimi fogli, che si distaccano dal guscio calcareo in corrispondenza dell'estremità ottusa (quella più ampia) dell'uovo formando la camera d'aria;

- lo strato calcareo del guscio vero e proprio, è costituito da una impalcatura di microscopiche colonne di calcite. È interamente percorso da pori che consentono il passaggio di gas, ma anche di microbi e sostanze contaminanti;

- la cuticola esterna, è molto sottile ma importantissima dato che impedisce il passaggio di microbi attraverso i pori. Viene eliminata con il lavaggio in acqua, esponendo l'uovo all'attacco dei microbi.

La camera d'aria (quel cuscinetto di aria che si forma tra il guscio e l'albume nel polo ottuso, qeuello più ampio) si forma quando l'uovo passa dai 40 gradi del corpo del volatile, alla temperatura ambiente: il contenuto dell'uovo si contrae e risucchia attraverso la permeabilità del guscio dell'uovo, aria dall'esterno. La grandezza della camera d'aria è l'unico indice riconosciuto per legge per valutare la freschezza dell'uovo, dato che con il passare dei giorni aumenta.

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DATI SCIENTIFICAMENTE CERTI (anche se relativi all'allevamento di pollame!)

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Lavaggio uova: assolutamente da non eseguire! (1° articolo di cui appresso)

Umidità necessaria per le schiuse tra i 70° ed i 75° (2° articolo di cui appresso)

LOGICHE DEDUZIONI :

-  L'acqua sulle uova rimuove la cuticola che protegge l'interno dell'uovo dalle contaminazioni.

- Non lavare le uova dei canarini anche se sono sporche.

- Non effettuare la speratura delle uova immergendole nella bacinella d'acqua.

- Non spruzzare ne nebulizzare con l'acqua le uova.

- Non spruzzare, ne nebulizzare il nido, neppure dal di sotto, potrebbe crearsi condenza e divenire terreno fertile per microbi e funghi. che potrebbero aggredire sia le uova che i nidacei alla nascita.

- Non dare il bagnetto ai canarini quando sono in cova.

- In caso di uova sporche di deiezioni rimuovere lo sporco delicatamente con uno spazzolino da denti morbido (non riutilizzarlo dopo per i denti!)

Acquistare un igrometro per regolare l'umidità relativa del locale di allevamento.

- La poca umidità provoca un indurimento del guscio, al momento della schiusa il nidaceo riesce a produrre un buchino ma non a rompere il guscio

- La troppa umidità provoca il mancato distacco del nidaceo dal guscio.

Per diminuire l'umidità relativa, inserire nell'ambiente del materiale igroscopico, quindi potete inserire nell'ambiente della segatura, della carta, della calce da edilizia, acquistare e mettere in uso un deumidificatore

Per aumentare l'umidità relativa,  lavare spesso il pavimento o mettere nell'ambiente una bacinella d'acqua da sostituire giornalmente, acquistare e mettere in funzione un umidificatore, meglio ancora se fosse contemporaneamente ozonizzatore!

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RICERCA SCIENTIFICA SUL LAVAGGIO DELLE UOVA

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Preso atto che ricerche scientifiche sulle uova di canarino non credo esistano, si riportano di seguito il link alla pagina internet sull'argomento, e vista l'acclarata volatilità delle pagine internet se ne riporta anche il testo.

http://www.efsa.europa.eu/etc/medialib/efsa/science/biohaz/biohaz_opinions/1196.Par.0005.File.dat/biohaz_op_ej269_washing_eggs_summary_it1.pdf

Sintesi di parere Parere del gruppo di esperti scientifici sui pericoli biologici a fronte di una richiesta della Commissione relativa ai pericoli microbiologici durante le operazioni di lavaggio delle uova da tavola.1(Richiesta n° EFSA-Q-2004- 031) Adottato il 7 settembre 2005 SINTESI In merito alle norme di commercializzazione delle uova, il regolamento n. 2295/2003 definisce 2 categorie di uova (A e 8) in base alle seguenti diverse caratteristiche fisiche: (i) le uova della categoria “A” (“uova fresche” o “uova da tavola”) devono avere un guscio e una cuticola normali, puliti e non danneggiati; “non debbono essere lavate népulite prima o dopo la classificazione”, e “non devono essere refrigerate né subire alcun trattamento di conservazione”; (ii) le uova della categoria “B”, vale a dire le uova “che non rispondono ai requisiti previsti per le uova della categoria A”, possono essere usate soltanto dalle industrie del settore alimentare o non alimentare”. È importante produrre uova che presentino il minor rischio possibile per la salute del consumatore. Una delle difficoltà principali deriva dal fatto che le uova in guscio vengono considerate una rilevante fonte di salmonellosi umana in Europa. Le infezioni riconducibili alle uova sono provocate perlopiù da S. enteritidis.Il guscio funge da barriera all’ingresso dei batteri conferendo all’uovo una serie di proprietà antimicrobiche. Si tratta tuttavia di un “imballaggio” vulnerabile e la suastruttura fisica favorisce il verificarsi di crepe, quindi la manipolazione dopo la deposizione richiede di evitare anche il minimo trauma. Infine, l’integrità del guscio diminuisce con l’aumentare dell’età del volatile.Sono sostanzialmente due le vie di infezione batterica dell’uovo e del suo contenuto: 1) trasmissione verticale, ossia trasmissione transovarica di Salmonella spp., soprattutto S. enteritidis, derivante dalla presenza di ovaie infette e dalla migrazione dei batteri nella sostanza del tuorlo attraverso la membrana vitellina durante la formazione dell’uovo; 2) trasmissione orizzontale, che può verificarsi prima (interna) o dopo (esterna) la formazione del guscio. L’infezione del contenuto dell’uovo può avvenire in qualsiasi momento dall’ovulazione fino al consumo. In presenza di condizioni di temperatura, umidità, ecc. favorevoli, il passaggio di batteri attraverso il guscio può avvenire a dispetto dei meccanismi di difesa che dovrebbero limitare gli effetti di questo evento. 1Per le citazioni: Parere del gruppo di esperti scientifici sui pericoli biologici a fronte di una richiesta della Commissione relativa ai pericoli microbiologici durante le operazioni di lavaggio delle uova da tavola. The EFSA Journal (2005) 269, pagg. 1-39

Il lavaggio delle uova è una pratica diffusa soprattutto per ripulire le uova sporche (uova di categoria 8). Un’altra ragione per lavare le uova, tuttavia, è di migliorare la qualità igienica dell’uovo diminuendo la carica batterica totale sulla superficie (“igienizzazione”) e, quindi, di prevenire l’infezione delle uova per trasmissione batterica orizzontale. Il presente parere individua e valuta, dal punto di vista della sicurezza, i vantaggi e gli svantaggi dell’impiego di sistemi di lavaggio finalizzati all’igienizzazione delle uova da tavola (uova di categoria A). Le moderne procedure industriali di lavaggio delle uova possono essere suddivise in tre fasi. La fase di prelavaggio o umidificazione, è normalmente effettuata mediante l'utilizzo di un delicato spruzzo di acqua calda. Il processo di lavaggio, durante il quale solitamente le uova vengono sfregate con spazzole e/o investite da getti d’acqua potabile contenenti sostanze chimiche. La fase finale del processo, il risciacquo, è finalizzata a rimuovere eventuali materiali residui rimasti sull’uovo durante il lavaggio e anche ad eliminare i residui di eventuali prodotti chimici o di altre sostanze disciolte. Queste fasi sono seguite da quelli che possono essere definiti trattamenti post-lavaggio, come l’asciugatura e, possibilmente, l’oliatura e/o il raffreddamento. Il vantaggio principale dell’impiego dei sistemi di lavaggio per le uova da tavola (categoria A) è la riduzione della carica microbica sulla superficie delle uova “pulite” (igienizzate). Dai dati relativi alle attuali pratiche di lavaggio delle uova si evince che questa pratica consente una riduzione della carica batterica da 1 a 6 log10.L’igienizzazione delle uova, tuttavia, non serve a prevenire le malattie provocate da microrganismi che siano già presenti nell’uovo stesso, come S. enteritidis.L’igienizzazione delle uova da tavola contribuisce a migliorare in generale le condizioni igieniche e a diminuire la potenziale contaminazione crociata durante la preparazione degli alimenti. Il principale svantaggio del lavaggio delle uova è il potenziale danno alle barriere fisiche, come la cuticola, che può verificarsi durante o dopo il lavaggio, per esempio in conseguenza di operazioni non corrette, in particolare il lavaggio delle uova in acquafredda. Questi danni possono favorire la contaminazione batterica attraverso il guscio e la perdita di materiale ed aumentare quindi il rischio per i consumatori, soprattutto in presenza di condizioni non ottimali di asciugatura ed immagazzinamento. Se il danneggiamento del guscio può essere considerato uno svantaggio del lavaggio, tale svantaggio è controbilanciato dal fatto che, in genere, sul guscio delle uova lavate è presente una popolazione microbica nettamente inferiore. Occorrerebbe tuttavia evitare o, perlomeno, minimizzare i danni del guscio. Non sono disponibili dati epidemiologici sugli effetti del lavaggio delle uova sulla salute umana. Esistono anche altre opzioni in grado di ridurre i rischi per i consumatori associati al lavaggio delle uova. Tra queste si annoverano: 1. la prevenzione dell’infezione da Salmonella spp., soprattutto da S. enteritidis, nelle galline ovaiole contribuisce a ridurre l’incidenza della Salmonella spp. nelle uova, soprattutto sulla superficie delle uova, e quindi a ridurre i rischi associati al lavaggio delle uova. Se la salmonellosi è assente, i rischi derivanti dai potenziali danni della cuticola durante il lavaggio sono di gran lunga inferiori rispetto ai rischi che si corrono con volatili infetti da Salmonella spp.; 2. i rischi riconducibili al lavaggio delle uova possono essere ridotti tramite la costante adozione delle migliori procedure di lavaggio. Nei paesi in cui è autorizzato il lavaggio delle uova di categoria A, il processo viene svolto avvalendosi di sistemi industriali, per cui vengono sottoposte a trattamento tutte le uova destinate alla categoria A. Il lavaggio viene fatto immediatamente prima della classificazione e dell’imballaggio; 3. un’asciugatura tempestiva e accurata delle uova dopo il lavaggio e prima dell’imballaggio è importante per evitare la crescita di muffa e la penetrazione dei batteri attraverso il guscio; 4. l’oliatura della cuticola dell’uovo serve a sigillare i pori del guscio e, di conseguenza, contribuisce a preservare la qualità del contenuto dell’uovo durante l’immagazzinaggio, diminuendo quindi il rischio associato al lavaggio; 5. la conservazione delle uova a una temperatura inferiore agli 8°C potrebbe essere un’opzione per prevenire la crescita di batteri patogeni come Salmonella spp. presenti nell’uovo. Dopo essere state refrigerate, tuttavia, le uova devono essere mantenute in quello stato, dal momento che su un uovo freddo lasciato a temperatura ambiente può formarsi condensa che favorisce la crescita di batteri sul guscio e, probabilmente, il loro ingresso nell’uovo, soprattutto se il guscio è danneggiato; 6. l’impiego di luce UV, da sola o in associazione al lavaggio, può servire a ridurre ulteriormente la carica batterica. Tuttavia, la riduzione dipende dalla dose di UV utilizzata e dalla protezione dei microrganismi per la presenza di zone d’ombra, come nel caso delle uova sporche. Stando alle informazioni messe a disposizione dalla Svezia, le uova lavate presentano sulla superficie del guscio una conta microbica minore rispetto alle uova non lavate; inoltre, non viene riferito dopo il lavaggio un passaggio di microbi dal guscio al contenuto interno. Non sono stati tuttavia forniti dati in merito agli eventuali danni prodotti sulla cuticola del guscio dal particolare metodo di lavaggio svedese. Infine, non sono state specificati la durata massima di conservazione delle uova prima del lavaggio né il contenuto massimo di ferro dell'acqua. In Svezia, i consumatori prediligono le uova lavate e le autorità svedesi affermano che, per garantire la sicurezza dell’uovo, il processo deve essere eseguito nel rispetto delle più rigide regole di funzionamento dell’apparato. La valutazione dei vantaggi e degli svantaggi del lavaggio delle uova deve essere messa in relazione ad un particolare sistema di lavaggio. Se ben eseguito il lavaggio delle uova ha evidenti vantaggi in termini di riduzione della carica microbica; tuttavia cattive procedure di lavaggio hanno, come conseguenza, un aumento del rischio. Il principale rischio correlato al lavaggio delle uova è la penetrazione nell’uovo di Salmonella spp. Quindi, nei paesi dove la prevalenza di Salmonella nelle galline ovaiole è molto bassa,sarà inferiore anche il rischio insito nella pratica del lavaggio. Se si tiene conto della bassissima prevalenza di Salmonella spp. nella produzione di uova in Svezia, i vantaggi del lavaggio delle uova, utilizzando l’attuale sistema controllato da rigide regole, superano il rischio associato al lavaggio delle uova. PAROLE CHIAVE: rischi microbiologici, lavaggio, igienizzazione, uova, Salmonella.

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LA SCHIUSA DELLE UOVA

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Preso atto che ricerche scientifiche sull'incubazione artificiale delle uova di canarino non credo esistano, si riporta di seguito il link alla pagina internet sull'argomento ma riferito al pollame ... in mancanza d'altro credo che sia sufficientemente adattabile ....., e vista l'acclarata volatilità delle pagine internet se ne riporta anche il testo.

unica variante apportata al testo è stata l'aggiunta alla tabella 7.7 della voce canarini.

http://www.vet.unipi.it/Dpa/mbagliac/schiusa/schiusa.htm (link come previsto non più attivo)

 

La nascita dei pulcini

guida per la gestione di un'esperienza di incubazione artificiale

Marco Bagliacca (Professore Associato di Avicoltura)

Dipartimento Produzioni Animali, Facoltà di Medicina Veterinaria. Università di Pisa

Introduzione

1.

Dove trovare le uova fertili

2.

La conservazione delle uova

3.

Attenzioni generali

3.1.

Periodo di conservazione

3.2.

Temperatura e umidità

3.3.

Posizione delle uova

3.4.

Voltaggio delle uova

3.5.

Tabellina riassuntiva Conservazione

3.6.

L’incubazione

4.

Il giorno dell'incubazione

4.1.

La fase di incubazione

4.2.

Ventilazione, Temperatura e umidità dell'incubatrice

4.3.

La registrazione dei dati

4.4.

La speratura

4.5.

La fase di schiusa

4.6.

La nascita dei pulcini

4.7.

tabellina riassuntiva Incubazione

4.8.

Glossario

5.

Appendice

6.

Tabelle

7.

Periodo embrionale degli uccelli domestici

7.1.

Struttura semplificata di un uovo fertile

7.2.

Conversione da gradi Fahrenheit a gradi centigradi

7.3.

Scheda di incubazione

7.4.

Possibili cause di mancanza di schiusa delle uova

7.5.

Tabella psicrometrica (In gradi centigradi)

7.6.

Equivalenza dei periodi embrionali nelle specie più comuni

7.7.

Figure

8.

Struttura semplificata di un uovo fertile

8.1.

La perdita d’acqua e l’aumento della camera d’aria

8.2.

Lo psicrometro

8.3.

Indirizzi Utili

9.

Servizi pubblici di assistenza tecnica e professionale

9.1.

Incubatoi

9.2.

Produttori/venditori di incubatrici e attrezzature avicole

9.3.

Dove richiedere poster sullo sviluppo embrionale

9.4.

Libri che possono essere utili

10.

Versione e note

11.

 

1. Introduzione alla schiusa delle uova

Molti professori che insegnano materie nell’area scientifica si limitano alla spiegazione della teoria e tralasciano gli aspetti pratico applicativi non rendendosi conto che la seguente affermazione: "dimmelo e prima o poi lo dimenticherò, mostramelo e lo ricorderò, fammelo fare e non solo lo capirò ma lo saprò per sempre" è verissima.

Gli esperimenti scientifici che coinvolgono gli studenti sono scarsamente effettuati nelle scuole italiane e gli studenti, una volta all’università, sono spesso incapaci di gestire una ricerca scientifica che comporti aspetti pratico applicativi. La schiusa delle uova, l'esame degli embrioni che crescono e persino l'osservazione di un cuore che inizia a battere è una attività che sicuramente coinvolge tutti gli studenti e non verrà mai dimenticata.

Un'ampia varietà di uova e di embrioni può essere utilizzata per insegnare le basi scientifiche e i principi tecnici a tutti i tipi di studenti non solo dei licei ma anche delle scuole inferiori. Un esperienza condotta sullo sviluppo degli embrioni degli uccelli può essere la base per insegnare non solo lo sviluppo embrionale ma i principi di numerosi scienze: dalla nutrizione allo studio dell'apparato circolatorio, dall'igiene alla fisica della diffusione dei gas. Come dicono gli anglosassoni, per ultimo ma non in ultimo insegna agli studenti a misurare, raccogliere e analizzare i dati, in parole povere insegna il processo del progresso scientifico della conoscenza. La semplice effettuazione di questo progetto amplia enormemente la visone delle scienze, introduce concetti complessi in modo semplice e sviluppa un approccio intuitivo alle scienze biologiche. Questo tipo di esperienza che in passato era naturale per i molti studenti che vivevano nelle campagne, è oggi sempre più rara, specialmente per gli studenti che sono nati ed hanno sempre vissuto nelle città.

Questo manualetto vuole aiutare quindi l'insegnante di una classe che crede nel fatto che una sola esperienza insegna più dello studio di un libro e che il mondo reale "va toccato con mano". Il manuale contiene le informazioni complete necessarie per ottenere la schiusa in classe delle uova di gallina (o di un’altra specie avicola). Il manualetto descrive in dettaglio l'intero processo dall'ordinazione delle uova fertili al momento della nascita dei pulcini e include un glossario dei termini tecnici più comuni. Una lista di pubblicazioni scientifiche e di informazioni tecniche è riportata alla fine per ulteriori approfondimenti.

I lettori sono invitati a contattare l'autore per suggerimenti, commenti, domande e attività pratiche che possono fare da corollario all'incubazione.

L'indirizzo dell'autore con numero telefonico e E.mail è riportato alla fine del libretto.

  

2. Dove trovare le uova fertili

 Il successo dell'esperienza presuppone l'utilizzo di uova fresche, pulite e fertili.

Le uova che si comprano nei supermercati non sono fertili. Le uova fertili possono essere acquistate dai moltissimi piccoli allevatori che allevano le galline a terra con uno o più galli ma molto spesso l'igiene di uova così prodotte è scarsa. Tali uova possono benissimo essere utilizzate quando vengono cotte (bollite o utilizzate per fare frittate) ma il loro impiego per l'incubazione da spesso scarsi risultati, così come il loro consumo "a crudo" espone a rischio sanitario il consumatore. Nel caso dell’incubazione si incuberebbero infatti uova più o meno contaminate da microrganismi e di scarsa qualità igienica che non schiuderanno e genereranno disappunto e frustrazione, sia negli studenti che nell'insegnante. L'impiego di uova provenienti da incubatoi commerciali assicura buona fertilità e igiene, anche se spesso alcuni incubatoi inviano malvolentieri piccoli quantitativi di uova. Il costo varierà in ragione della quantità che si acquista e della distanza dall'incubatoio. Una breve lista di incubatoi ai quali rivolgersi viene fornita alla fine del libretto. Le uova devono comunque essere fatte inviare per corriere o ritirate direttamente dall'incubatoio perché devono arrivare il giorno stesso della spedizione o al massimo il giorno successivo. Dovunque decidiate di rivolgervi ricordatevi di specificare che volete uova fertili per una esperienza di incubazione in una classe scolastica, questo perché anche le aziende italiane investono nel futuro.

  

3. La conservazione delle uova 

Le uova fertili sono "vive" e la loro struttura è abbastanza complessa e delicata. Ogni volta che un uovo fertile è maneggiato impropriamente la sua "aspettativa di nascita" è diminuita. Per tale ragione, prima di essere poste nell'incubatrice, le uova fertili devono essere maneggiate come descritto nei paragrafi seguenti. Tutti i passi e le istruzioni devono essere seguiti con precisione per evitare il disappunto di una ridotta percentuale di schiusa o la nascita di pulcini non sani.

 

3.1. Attenzioni generali

Ricordare sempre che ogni uovo contiene delle cellule viventi quiescenti che devono trasformarsi in un pulcino sano e vitale. Fare molta attenzione a non arrecare danni al guscio delle uova. Un uovo incrinato schiuderà molto raramente e deve essere scartato per evitare che contamini le altre uova. Scartate anche le uova sporche. Se solo una piccola area del guscio dell'uovo è imbrattata di materiale fecale cercate di rimuovere lo sporco con un panno asciutto di carta del tipo "usa e getta". Non lavate mai le uova con l'acqua, potreste facilitare la penetrazione batterica del guscio e rimuovereste la pellicola batteriostatica invisibile (cuticola) che le protegge dalle contaminazioni.

 

3.2. Periodo di conservazione

La regola migliore è quella di mettere le uova nella incubatrice il prima possibile. Le uova che sono incubate entro sette giorni dalla loro deposizione, e non dalla spedizione, sono quelle che danno i risultati migliori. Ricordate però che un pulcino di gallina schiude dall'uovo dopo circa 21 giorni dall'inizio dell'incubazione. Nel caso di uova di gallina, ricordatevi di iniziare l'incubazione di martedì o mercoledì. In questo modo sarete sicuri che i pulcini nasceranno durante la settimana, quando ci sono le lezioni. In una schiusa c'è sempre qualche nascita che procede più rapidamente o più lentamente della norma e quindi gli studenti potranno vivere certamente l'esperienza di osservare una nascita "in diretta reale".

Qualora si scelga una specie diversa da quella del pollo, programmate l'incubazione basandovi sulla tabella dei tempi di incubazione per le altre specie riportata in fondo al manualetto.

 

3.3. Temperatura e umidità

Le uova fertili devono essere conservate ad una temperatura di 12°C - 20°C. Gli embrioni contenuti nelle uova cominciano a svilupparsi in modo anormale e malformato se la temperatura di conservazione è più alta. Se la temperatura è più bassa gli embrioni entreranno in dormienza profonda e molti moriranno. In ogni caso la schiusa diminuirà.

L'umidità relativa durante la conservazione deve essere approssimativamente del 75%. Quando le uova sono tenute in un ambiente eccessivamente umido si può formare della pericolosa condensa sulla superficie del guscio. La condensa crea una superficie di continuità dall'esterno all'interno delle uova facilitandone la contaminazione batterica. Se l'umidità è troppo bassa, viceversa, l’uovo si disidraterà eccessivamente e le membrane testacee (vedi schema semplificato di un uovo fertile in appendice) si seccheranno troppo con un conseguente aumento di mortalità embrionale. Durante la conservazione le uova devono perdere al massimo l’1% del loro peso iniziale.

 

3.4. Posizione delle uova

Se le uova vengono incubate entro dieci giorni dalla deposizione, conservarle in una scatola di cartone in posizione orizzontale o verticale utilizzando un portauovo, di plastica o cartone, con il polo ottuso  rivolto verso l'alto.

Le uova vanno tenute con il polo ottuso rivolto verso il basso quando si è costretti a conservarle per più di 10 giorni.

 

3.5. Voltaggio delle uova

Se le uova vengono conservate meno di una settimana dal momento che sono state deposte, non c'è nessun bisogno di voltarle. Se le uova vengono conservate più di 10 giorni dal momento che sono state deposte, devono essere voltate una volta al giorno.

Per voltare le uova durante la conservazione, mettete uno spessore (dei libri vanno benissimo) da un lato della scatola di cartone dove sono sistemate le uova in modo che la scatola risulti inclinata di almeno 45°. Il giorno successivo, togliete lo spessore da quel lato e mettetelo dal lato opposto, otterrete cosi una rotazione di 90° (2*45°).

 

3.6. Tabellina riassuntiva Conservazione

Temperatura: 15 -20° C

- Umidità relativa 70 - 75%

- girare le uova se la conservazione si protrae per più di sette giorni

- incubare le uova di gallina il martedì o il mercoledì

- maneggiare le uova con cura

- non lavare mai le uova

  

4. Incubazione

Preparare e regolare l'incubatrice almeno 2 o 3 giorni prima della prevista incubazione. Durante questo periodo potete regolare la temperatura e l'umidità senza per questo danneggiare le uova che non ci sono. Le regolazioni fatte mentre le uova sono già nell'incubatrice potranno abbreviare o allungare il periodo embrionale ma certamente diminuiranno la schiusa (l’aumento di temperatura accorcia il tempo di incubazione e viceversa). Se l'incubatrice è acquistata e munita di voltaggio automatico, controllare che questo funzioni correttamente. Scegliete un posto per l'incubatrice che sia protetto da correnti d'aria e non sia colpito direttamente dai raggi solari. Mantenete le condizioni dell'ambiente dove è localizzata l'incubatrice il più stabili possibile per tutto il periodo dell’incubazione. Non iniziate l'incubazione delle uova se non riuscite a raggiungere condizioni di temperatura e di umidità corrette e costanti all'interno dell'incubatrice.

 

4.1. Il giorno dell'incubazione

Se le uova sono state conservate in un frigorifero mantenetele a temperatura ambiente per almeno 2 - 4 ore prima di incubarle. Incubate le uova di gallina il martedì o il mercoledì se possibile. Prima di incubare le uova, numerate ciascun uovo con una matita (mai una penna o pennarello) e provvedete a pesare ciascun uovo. Nel caso di incubatrice auto costruita o priva di volta uova automatico, sempre con la matita, scrivete una "X" su un lato e una "O" sul lato opposto di ciascun uovo. Questi segni vi aiuteranno a controllare che le uova vengano girate mentre sono nell'incubatrice. Una volta che le uova sono state poste nell'incubatrice non regolate la temperatura per le successive 4 ore, a meno che questa non superi i 102,2°F (corrispondenti a 39°C). Dopo 4 ore effettuate gli aggiustamenti opportuni per avere una temperatura 99,5°F (corrispondente a 37.5°C) e una umidità del 52%. La temperatura di incubazione dovrebbe variare meno di 0,5°F in più o in meno rispetto alla temperatura ottimale, ricordando che 0,5° F sono pari a meno di ¼ di grado centigrado. La temperatura di una incubatrice di piccole dimensioni o auto costruita, sprovvista di circolazione forzata dell'aria, normalmente varia di più di quanto avviene in una incubatrice commerciale con ventilazione forzata. Tenete conto quindi che fino a che la temperatura non supera i 102,2° F (39° C) la schiusa non viene compromessa.

Nell'incubatrice il polo ottuso delle uova deve essere sempre più alto del polo acuto. L'embrione si orienta nell'uovo in modo tale che la testa si svilupperà in prossimità del polo ottuso dove è localizzata la camera d'aria. Se il polo acuto è più alto del polo ottuso la testa del futuro pulcino potrà orientarsi in modo diverso e l'embrione orientato in modo sbagliato non nascerà.

Nota: la temperatura è stata riportata sia in gradi fahrenheit che centigradi perché la maggior parte delle incubatrici commerciali impiegano la scala fahrenheit per la misurazione della temperatura. Pensando di fare cosa utile in appendice potete trovare una tabella di conversione da centigradi a fahrenheit oltre alla formule di conversione.

 

4.2. La fase di incubazione

Il periodo embrionale dei volatili viene generalmente suddiviso in due sotto periodi, la fase di incubazione e la fase di schiusa. Alla schiusa vengono generalmente assegnati gli ultimi 3 – 4 giorni della fase embrionale. Nel caso del pulcino di gallina, quando si parla di periodo di incubazione ci si riferisce ai primi 19 giorni dello sviluppo embrionale. I pulcini di gallina infatti nascono dopo 21 giorni di sviluppo embrionale: 19 giorni in "incubatrice" + 3 giorni in "camera di schiusa".

L’incubazione di uova di differenti specie nella stessa incubatrice non è mai da consigliare anche perché le diverse specie hanno periodi di embriogenesi differenti (vedi tabella in appendice).

Gli uccelli in natura voltano le uova frequentemente nel nido. Il voltaggio delle uova durante l'incubazione previene la morte degli embrioni e la nascita di pulcini malformati.

Il voltaggio manuale, che deve essere effettuato dagli studenti, crea un'atmosfera di attesa utilissima per l’apprendimento. Le uova devono essere voltate almeno 3 volte al giorno, anche se 5 volte sarebbe meglio (le incubatrici commerciali ruotano le uova una volta ogni ora). Il programma di voltaggio delle uova deve essere eseguito anche la domenica. Nel caso l'amministrazione della scuola non permetta l'accesso alla incubatrice durante la domenica, sarà necessario o acquistare una incubatrice automatizzata o munire l'incubatrice auto costruita di un volta uova automatico. L’operazione di voltaggio manuale non è una attività inutile e ripetitiva ma insegna la disciplina dell’allevamento degli animali, che non ha domeniche o feste comandate. Per questo motivo dovrebbe essere ben valutata la perdita di effetto didattico prima di optare per un’incubatrice automatica. Nel caso di voltaggio manuale è comunque necessario controllare che le uova vengano effettivamente ruotate dagli studenti. Indipendentemente dal numero delle volte che le uova vengono ruotate, è necessario controllare che nei giorni "pari" alla fine dell'orario delle lezioni rimanga visibile la "X" e nei giorni dispari la "O". Va enfatizzata l'importanza del fatto che gli studenti si devono sempre lavare le mani con il sapone e devono poi asciugarle con cura prima di toccare le uova. Le uova possono essere contaminate dai microrganismi durante l'incubazione e inoltre lo sporco può ostruire i pori presenti sul guscio. Ricordate anche che il polo ottuso deve essere sempre più alto del polo acuto e che l'operazione di voltaggio deve essere effettuata rapidamente dopo di che l'incubatrice va immediatamente richiusa per evitare abbassamenti di temperatura.

 

4.3. Ventilazione, Temperatura e umidità dell'incubatrice

L'embrione che si sta sviluppando dentro l’uovo consuma ossigeno ed emette anidride carbonica. La necessità di uno scambio gassoso è però molto ridotta all’inizio dell’incubazione e nel caso che nell’incubatrice vengano poste meno uova rispetto alla capienza della macchina. Nel caso di impiego di una incubatrice commerciale è necessario comunque seguire accuratamente le istruzioni della ditta produttrice per assicurare un adeguato scambio gassoso. Salvo indicazioni diverse riportate dal costruttore, la temperatura dell’incubatrice dovrebbe essere mantenuta a 99,5° F. Se la temperatura oscilla di più di 0,5°F rispetto a 99,5°F c’è da aspettarsi una bassa percentuale di schiusa. È indispensabile comunque controllare la temperatura almeno due volte al giorno annotandola sulla scheda di incubazione (vedi esempio in appendice). L’umidità relativa dovrebbe essere mantenuta intorno al 52% (corrispondente ad una temperatura del termometro bagnato di 84°F. La temperatura del termometro bagnato non dovrebbe oscillare più di 1-2°F durante il giorno.

Il controllo dell’umidità va comunque effettuato a cadenza settimanale valutando l’aumento della camera d’aria (personale esperto) o misurando il calo di peso delle uova (evaporazione) secondo lo schema riportato in appendice.

L’umidità relativa che misura il rapporto percentuale fra la quantità di acqua sotto forma di vapore dispersa nell’aria e la quantità massima che l’aria può contenere a quella temperatura (punto di saturazione), è estremamente importante per un corretto sviluppo dell’embrione. Per mantenere il corretto valore dell’umidità del termometro bagnato è necessario porre alla base dell’incubatrice una bacinella che deve essere giornalmente rifornita d’acqua.

La quantità di acqua aggiunta giornalmente dovrebbe essere registrata nella scheda di incubazione riportata in appendice. La regolazione dell’evaporazione si ottiene variando la superficie evaporante tramite l’impiego di coperchi più o meno grandi da porsi sulla bacinella.

Qualora non fosse presente, è facile costruire uno strumento che misuri l’umidità dentro l’incubatrice. Per fare ciò sono necessari due normali termometri per misurare la temperatura ambientale, un pezzetto di filo inter dentale e un pezzetto di laccio da scarpe lungo circa 10 cm. Prima inserite il laccio da scarpe al quale avete tagliato la parte terminale, intorno al bulbo di uno dei due termometri poi, con il filo inter dentale legate il laccio da scarpe direttamente sopra il bulbo del termometro. Questo impedirà che il laccio si sfili dal termometro. Quindi mettete il lato opposto del laccio da scarpe direttamente dentro la vaschetta d’acqua. La lettura del termometro munito di laccio da scarpe vi darà la temperatura del termometro bagnato. La temperatura del termometro bagnato sarà sempre inferiore a quella del termometro asciutto a causa della perdita di calore dovuta all’evaporazione dell’acqua dal laccio di scarpe, che dipenderà oltre che dalla temperatura, dal vapore acqueo disperso nell’aria. Lo strumento che abbina i due termometri, asciutto e bagnato, si chiama psicrometro (vedi figura) e misura l’umidità relativa tramite la scala riportata in appendice.

 

4.4. La registrazione dei dati

Registrare giornalmente le condizioni ambientali dell’incubatrice e della stanza dove essa è sistemata. Una semplicissima scheda di incubazione è riportata in appendice. I dati raccolti possono essere utilizzati per insegnare le tecniche di misurazione, le serie temporali, lo studio di dati scientifici e persino semplici analisi statistiche.

La corretta registrazione dei dati non solo permette di porre immediata attenzione a problemi che possono ridurre la percentuale di schiusa ma la correlazione, anche solo grafica, dei risultati di più schiuse con i dati registrati permette di migliorare l’efficienza dell’incubazione. Non va mai dimenticato di enfatizzare che la rilevazione e la successiva elaborazione di dati sperimentali è alla base di tutti i progressi scientifici e tecnologici.

 

4.5. La speratura

 

 Non tutte le uova schiuderanno. Molto probabilmente solo l’80% - 90% di esse sono fertili.

Rimuovere le uova che non sono fertili, o con embrione morto in epoca precoce, evita il disappunto di incubare uova che non potranno mai nascere e riduce una possibile fonte di contaminazione per l’incubatrice. Queste uova possono essere identificate tramite un operazione chiamata speratura. Questa operazione consiste nel far passare la luce attraverso il guscio delle uova per osservare lo sviluppo dell’embrione. Le uova a guscio bianco sono più facilmente sperabili di quelle con guscio colorato. Potete effettuare la speratura delle uova utilizzando uno spera uova commerciale o un normale proiettore da diapositive. Nel caso di utilizzo di un proiettore per diapositive è necessario prima costruire un cono di carta, con del cartoncino nero abbastanza spesso in modo tale che la luce non possa passare attraverso le pareti del cono, quindi tagliare la punta del cono in modo tale che il buco sia pari a circa ¼ del diametro delle uova che devono essere sperate. Mettete la base del cono sull’obiettivo del proiettore in modo che la luce passi solo attraverso il foro posto all’apice del cono. Oscurate la stanza e coprite con un uovo il foro posto all’apice del cono. Sarete in grado di vedere il contenuto dell’uovo. Esaminate le uova, maneggiandole con cura ed estraendole dall’incubatrice per breve tempo (massimo 10 minuti). Maneggiare le uova per brevi periodi durante l’incubazione non arreca danni allo sviluppo dell’embrione.

La presenza di un embrione vivo può essere facilmente confermata già dopo 8 – 10 giorni di incubazione. È visibile una rete capillare subito sotto il guscio delle uova e l’embrione appare come una macchia scura che diventa sempre più grande man mano che l’incubazione progredisce. Oltre una certo tempo è visibile solo una massa scura e la camera d’aria che diventa sempre più grande (vedi figura in appendice). Usate un uovo fresco, non fecondato, per osservare l’evoluzione della camera d’aria. Gettate direttamente nei rifiuti le uova chiare e quelle con l’embrione morto evidenziato dalla presenza dellanello di sangue, dopo averle aperte per confermare l’osservazione fatta con la speratura. Se siete vicini ad un istituto zooprofilattico (gli indirizzi sono riportati in appendice) potete contattare preventivamente del personale specializzato che sarà in grado di effettuare una diagnosi delle cause di mortalità.

Al fine di individuare lo sviluppo embrionale normale dei pulcini in funzione dei giorni trascorsi dall'inizio dell'incubazione, può essere utile consultare la tabella che riporta l'equivalenza fra lo stesso stadio embrionale nelle più comuni specie avicole.

 

4.6. La fase di schiusa

Il periodo di tre giorni che precede la nascita dei pulcini viene definito schiusa. Le condizioni degli ultimi giorni che precedono la nascita sono molto diverse da quelle ottimali per il periodo precedente tanto che, a livello produttivo, esistono sempre due distinte macchine per l’incubazione e la schiusa delle uova: l’incubatrice vera e propria e la camera di schiusa. Dopo il diciottesimo giorno, le uova non vanno più ruotate. Se avete un volta uova automatico, rimuovetelo e ponete le uova su un panno o della cara (non di giornale) che metterete dentro la macchina. Questo fornirà ai pulcini una buona superficie per iniziare i primi passi. Assicuratevi che la carta o il panno non ostruiscano i buchi di aerazione o tocchino l’acqua o l’elemento riscaldante dell’incubatrice.

La temperatura deve essere mantenuta a 99,5°F (37,°C) e l’umidità deve essere almeno del 55% -60% ( pari a circa 86° – 88° F del termometro bagnato). Qualora l’umidità fosse troppo bassa, questa può essere aumentata mettendo nella vaschetta una spugna in modo da aumentare la superficie evaporante. Il ventunesimo giorno i pulcini devono iniziare a bucare il guscio delle uova.

 

4.7. La nascita dei pulcini

Il processo di schiusa richiede un grande sforzo da parte del pulcino. Si possono osservare periodi alternati di grande attività e di riposo. L’intero processo di fuoriuscita dall’uovo richiede mediamente 24 ore. Non vi preoccupate se un pulcino richiede più di 24 ore per uscire dall’uovo. Una volta che il pulcino è fuoriuscito completamente dall’uovo, questo deve rimanere per ulteriori 24 ore nell’incubatrice per asciugarsi. Lasciare i pulcini nell’incubatrice per almeno 24 ore dopo la schiusa permette loro non solo di asciugarsi completamente ma anche di riposarsi dallo sforzo della nascita. È necessario comunque aumentare l’areazione dell’incubatrice al fine di assicurare un sufficiente apporto di ossigeno. Quando tutti i pulcini sono nati abbassate la temperatura a 95°F (35°C).

Le uova che non si sono aperte alla fine del ventiduesimo giorno dall’inizio dell’incubazione devono essere gettate o esaminate per la diagnosi delle cause di mortalità. Non cercate di aiutare un pulcino ad uscire dal guscio. I pulcini malati o deformati devono essere fatti uccidere dagli studenti in modo rapido e il più possibilmente indolore perché soffrirebbero a lungo e morirebbero comunque. A tale scopo si può utilizzare una scatola di cartone preventivamente foderata con del nastro adesivo plastico e con all’interno un batuffolo di cotone imbevuto di etere. L’operazione può essere oggetto di una scientifica, e non solo emotiva, discussione sull’etica dell’allevamento.

Non preoccupatevi di fornire da mangiare ai pulcini. I pulcini dopo la nascita devono ancora finire di assorbire il tuorlo dell’uovo. Il tuorlo è infatti più che sufficiente a nutrire i pulcini per i due, tre giorni seguenti la loro schiusa.

 

4.8. Tabellina riassuntiva Incubazione

Focalizzare bene questi punti importanti per raggiungere buone percentuali di schiusa

  • Localizzare l’incubatrice in una stanza riscaldata, a temperatura costante, lontana da correnti d’aria.
  • Incubare solo uova della stessa specie o con lo stesso periodo embrionale.
  • Tenere una scheda di incubazione da riempire giornalmente.
  • Controllare la temperatura dell’incubatrice giornalmente: T = 99,5° F (37,5° C).
  • Controllare che la vaschetta dell’incubatrice contenga sempre acqua.
  • Lavarsi e asciugarsi sempre le mani prima di maneggiare le uova.
  • Tenere lontani dalle uova germi, sporco e unto.
  • Ruotare le uova tre o cinque volte al giorno durante la fase di incubazione (i primi diciotto giorni nel caso di uova di gallina).
  • Posizionare sempre il polo ottuso più in alto del polo acuto.
  • Non girare le uova durante la fase di schiusa (ultimi tre giorni nel caso di uova di gallina).
  • Prima della schiusa porre della carta o della stoffa sul ripiano dove cammineranno i pulcini.

  

5. Glossario:

Uovo fertile – uovo contenente un embrione vitale (allo stadio di blastula secondaria = circa 50.000 cellule) visibile sulla superficie del tuorlo come un puntino del diametro di 2-3 mm costituito da un anello circolare opaco che circonda un’area traslucida.

Uovo chiaro (vedi figura) - uovo che alla speratura, effettuata dopo 4-5 giorni di incubazione, non mostra alcuna struttura embrionale ed appare come un uovo non incubato. Può essere realmente non fertile o con un embrione morto in età molto precoce. (Le mortalità embrionali precoci e/o precocissime possono essere individuate solo con l'esame diretto, anche microscopico, della superficie del tuorlo)

Cuticola - Prima barriera alla penetrazione dei microrganismi. È formata dal muco vaginale che si secca. È invisibile a occhio nudo(vedi schema semplificato uovo).

Schiusa - numero di pulcini nati diviso numero di uova incubate; può essere espresso come tasso da 0 a 1 o come percentuale da 0 a100. Il valore massimo, che si realizza negli incubatoi industriali, è del 88%.

Camera d’aria - bolla d’aria localizzata sotto il polo ottuso delle uova fra le due membrane testacee. Il pulcino infila il becco in tale cavità al ventesimo giorno, quando comincia la respirazione polmonare (vedi schema semplificato uovo).

Anello di sangue (vedi figura) - un anello scuro visibile alla speratura sulla superficie del tuorlo determinato dalla morte dell’embrione durante i primi quattro giorni di incubazione.

Speratura - esame non distruttivo di un uovo tramite una luce molto intensa che permette di osservarne l’interno (esempio di speratura di uova di fagiano vedi figura).

Portauovo - supporto di plastica o cartone che viene inserito nei grandi imballaggi (scatole da trasporto) disegnato per contenere 30 uova (6*5).

Poro – canale di comunicazione che attraversa il guscio calcareo il cui diametro (10-20 µm) è sufficiente per il passaggio dei microrganismi

 

6. APPENDICE

7. Tabelle

Tabella 7.1. - Periodo embrionale degli uccelli domestici.

specie

giorni

Struzzo

42-45

anatra muschiata (o muta)

33-35

oca

29-31

anatra comune

27-28

Tacchina

28

faraona

26-27

Fagiana

23-25

Pernice – starna

22-24

Gallina

21

Picciona

16-18

Quaglia

16-18

Tabella 7.2. - Struttura semplificata di un uovo fertile.

Cuticola - Prima barriera alla penetrazione dei microrganismi. È formata dal muco vaginale che si secca. È invisibile a occhio nudo.

Guscio - Composto principalmente di CaCO3. Il colore dipende dal genotipo della gallina. Sono presenti dei pori, da 7000 a 15000, che sono concentrati al polo ottuso.

Membrane testacee - Due membrane che avvolgono tutto l’albume. Costituiscono la seconda barriera alla penetrazione dei microrganismi. Il loro distacco forma la camera d’aria.

Camera d’aria - Bolla d’aria che si forma al polo ottuso. Si forma per la contrazione del contenuto dell’uovo dopo la deposizione. Aumenta di volume per evaporazione con l’invecchiamento dell’uovo.

Albume liquido - Di consistenza liquida. In prossimità del guscio (albume liquido esterno) e in prossimità del tuorlo (albume liquido interno).

Albume denso - Di consistenza gelatinosa. Principale fonte di riboflavina e proteine. Non é distinguibile dall’albume liquido nelle uova vecchie.

Calaze - Zone di albume denso di aspetto simile a corde arrotolate. Mantengono il tuorlo in posizione centrale

Tuorlo - Il colore giallo dipende da tipo e quantità dei pigmenti contenuti nel mangime. Principale fonte di vitamine, minerali e grassi e del 50% circa delle proteine.

Disco germinativo - In uova fertili non incubate: stadio di gastrula precoce (circa 5000 cellule).

Membrana vitellina - membrana che avvolge tutto il tuorlo.

 

Tabella 7.3. - Conversione da gradi Fahrenheit (°F) a gradi centigradi Celsius (°C)

Temp.°F = 9/5*Temp.°C + 32

Temp.°C = (Temp.°F-32)*5/9

°F

°C

°F

°C

°F

°C

°F

°C

°F

°C

80

26.7

87

30.6

94

34.4

99

37.2

103

39.4

81

27.2

88

31.1

95

35.0

99.5

37.5

104

40.0

82

27.8

89

31.7

96

35.6

100

37.8

105

40.6

83

28.3

90

32.2

96.8

36.0

100.4

38.0

 

 

84

28.9

91

32.8

97

36.1

101

38.3

 

 

85

29.4

92

33.3

98

36.7

102

38.9

 

 

86

30.0

93

33.9

98.6

37.0

102.2

39.0

 

 

 

Tabella 7.4. - Scheda di incubazione.

La tenuta di queste registrazioni è utile per prevenire i problemi di schiusa e per capire il perché di schiuse insoddisfacenti

Giorno

data

Ora

stanza

Incubatrice

osservazioni

 

 

voltaggio

T°C

T°C

Termometro asciutto

T°C

Termometro bagnato

Cc

acqua

 

1

 

1

2

3

4

5

 

 

 

 

 

2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

4

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

5

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

6

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

7

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

8

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

9

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

10

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

11

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

12

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

13

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

14

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

15

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

16

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

17

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

18

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

19

 

X

X

X

X

X

 

 

 

 

 

20

 

X

X

X

X

X

 

 

 

 

 

21

 

X

X

X

X

X

 

 

 

 

 

 

Tabella 7.5. - Possibili cause di mancanza di schiusa delle uova

Problema osservato

Causa possibile

Uova che esplodono

Incubazione di uova sporche

Embrione che non si sviluppa

Uova non fertili, conservazione prolungata a basse temperature, temperatura in fase di incubazione troppo alta o troppo bassa

Anelli di sangue

Conservazione prolungata, temperatura in fase di incubazione troppo alta o troppo bassa

Embrioni morti nella seconda settimana

temperatura in fase di incubazione troppo alta o troppo bassa, uova non voltate, saltuaria mancanza di elettricità

Camera d'aria troppo grande (eccessiva perdita di peso)

Uova fuori misura (troppo piccole), umidità troppo bassa durante la fase di incubazione

Camera d'aria troppo piccola (ridotta perdita di peso)

Uova fuori misura (troppo grandi), umidità troppo alta durante la fase di incubazione

Pulcini che nascono in ritardo

Uova grandi, vecchie, temperatura troppo bassa, umidità troppo alta

Pulcini che nascono in anticipo

Uova piccole, temperatura troppo alta, umidità troppo bassa

Pulcini che muoiono prima di bucare l'uovo

Uova non voltate durante la fase di incubazione, uova con guscio troppo sottile, errori di temperatura in fase di incubazione, temperatura troppo alta in fase di schiusa, umidità troppo alta o troppo bassa in fase di schiusa

Tuorlo non riassorbito completamente

Temperatura troppo bassa in fase di incubazione e umidità troppo alta in fase di schiusa

Malformazioni agli arti inferiori

Temperatura e umidità scorrette in fase di incubazione

 

Tabella 7.6. – Tabella psicrometrica

Temperatura Termometro bagnato

Gradi di differenza fra i due termometri

In gradi centigradi

 

1/2

1

1 1/2

2

2 1/2

3

3 1/2

4

4 ½

5

5 1/2

6

25

96

92

88

84

81

77

74

70

68

65

63

59

26

96

92

88

84

81

77

74

71

68

65

63

59

27

96

92

88

84

81

77

74

71

68

65

63

59

28

96

92

88

84

81

77

74

72

69

66

63

60

29

97

92

88

84

81

77

74

72

69

66

63

60

30

97

93

89

85

82

78

75

72

69

66

64

61

31

97

93

89

85

82

78

75

72

69

66

64

61

32

97

93

89

85

82

78

75

72

70

67

64

62

33

97

93

89

85

82

78

75

72

70

67

65

63

34

97

93

89

85

82

78

75

72

70

67

65

62

35

97

93

89

85

82

78

75

72

70

67

65

62

36

98

94

90

86

83

79

76

73

71

68

66

63

37

98

94

90

86

83

79

76

73

71

68

66

63

38

98

94

90

86

83

79

76

73

71

68

66

63

 

Tabella 7.7. - Equivalenza di stadio embrionale fra le più comuni specie avicole.

 

Gallina

 

Canarini

Picciona Quaglia

Fagiana Pernice Starna

Anatra comune

Tacchina Faraona

Oca

Anatra muschiata (o muta)

Struzzo

1

 0-1

 

 

1

1

1

1

 

2

 1

 

 

2

2

2

2

 

3

1-2

 

 

3-4

3-4

3-4

3-4

 

4

2

 

 

5

5

5-6

5-6

 

5

 2-3

 

 

6

6

6-7

7

 

6

 3

 

 

7

7

8

8-9

 

7

 3-4

 

 

8

8-9

9-10

10

 

8

  4

 

 

9

9-10

11-12

11

 

9

4-5

 

 

10

11

12-13

12-13

 

10

5

 

 

11

12

13-14

13-14

 

11

 5-6

 

 

12

13

15

15

 

12

7

 

 

13

14

16

16-17

 

13

7-8

 

 

14-15

14-15

16-17

18-19

 

14

9

 

 

16

16

18-19

20

 

15

9-10

 

 

17-18

17-18

20-21

21-22

 

16

11

 

 

18-19

18-19

21-22

23-24

 

17

11-12

 

 

19-20

19-20

22-23

24-25

 

18

12-13

 

 

21-22

21-22

24-25

26-28

 

19

13

 

 

23-24

23-24

26-27

28-30

 

20

14

 

 

25-26

25-26

27-28

31-33

 

21

15

16-18

23-25

27-28

26-28

29-31

34-35

42-45

 

8. Figure

Figura 8.1.- Struttura semplificata di un uovo fertile

 

Figura 8.2. – La perdita d’acqua e l’aumento della camera d’aria

 

Figura 8.3. – Lo psicrometro

 

 

 

 

Il corretto aumento della camera d’aria che si valuta con la speratura o si misura con il calo di peso delle uova serve per valutare la correttezza dell’umidità dell’incubatrice

 

Per costruire uno psicrometro è sufficiente disporre di due normali termometri, un laccio da scarpe e un po’ di filo inter dentale

 

9. INDIRIZZI UTILI

9.1. Servizi pubblici di assistenza tecnica e professionale

Prof. Marco Bagliacca PISA - Dipartimento Produzioni Animali, Facoltà di Medicina Veterinaria. V.le Piagge, 2 56100 Pisa. Tel. 050-570595, fax 050-540315. e.mail: mbagliac@vet.unipi.it. http://www.vet.unipi.it/biodata.htm.

Prof. Paolo Mani PISA - Dipartimento Patologia Animale, Facoltà di Medicina Veterinaria. V.le Piagge, 2 56100. Tel. 050-570310, fax 050-540644 e.mail: pmani@vet.unipi.it. http://www.vet.unipi.it/docenti.htm.

Istituti Zooprofilattici Lazio- Toscana:

Sede Centrale. Zooprofilattico ROMA. Dott. Gianluca Autorino - via Appia Nuova, 1411 00178 Capannelle ROMA. Tel. 06-790991-79099400)

Zooprofilattico AREZZO. Dott. Palarchi Mario - via U. della Faggiola, 14 52100 Arezzo. Tel. 0575-22263

Zooprofilattico FIRENZE. Dott. Giovanni Salvi - via di Castelpulci 50010 San Martino alla Palma (FI). Tel. 055-72138.

Zooprofilattico GROSSETO. Dott Alberigo Nardi - v.le Europa, 30 58100 Grosseto. Tel. 0564-456249.

Zooprofilattico PISA. Dott. Riccardo Forletta - via Lucchese, 2 56100 Pisa. Tel. 050-553563.

Zooprofilattico PISTOIA. Dott. Simonetta Stefanelli - via dei Macelli, 11 51100 Pistoia. Tel. 0573-367392.

zooprofilattico RIETI. Dott. Stefano BILEI - via Tancia, 21 02100 Rieti. Tel. 0746-201642.

Zooprofilattico SIENA Dott. Giovanni Salvi - v.le Toselli, 12 53100 Siena. Tel. 0577-41352.

Zooprofilattico VITERBO Dott. Luigi De Grossi - strada Terme 01100 Viterbo. Tel. 0761-250147.

Zooprofilattico LATINA Dott. Renato CONDOLEO - via Aniene, 1 04100 Latina. Tel 0773.479817.

Istituti Zooprofilattici – Piemonte - Liguria – Valle D’Aosta:

Sede Centrale. zooprofilattico TORINO. Prof. Giulio Cantini Collerizzi. Via Bologna,148 10154 Torino. Tel 011-26861, fax 2487770

Istituti Zooprofilattici – Lombardia – Emilia - Romagna:

Sede Centrale. zooprofilattico BRESCIA prof. Ezio Lodetti Via A.Bianchi,7 25124 Brescia. Tel 030-22901, fax. 225613-2425251.

Istituti Zooprofilattici – TRE Venezie:

Sede Centrale. zooprofilattico PADOVA Via Romea, 14/A 35020 Legnaro (PD). Tel 049-8830380.

Istituti Zooprofilattici - Umbria - Marche:

Sede Centrale. zooprofilattico PERUGIA. Dott. Guido Petracca Via G.Salvemini, 1 06100 Perugia. Tel 075-3431, fax 35047.

Istituti Zooprofilattici - Abruzzo - Molise:

Sede Centrale. zooprofilattico TERAMO Campo Boario 64100 Teramo. Tel 0861-3321, fax 332251.

Istituti Zooprofilattici - Puglia - Basilicata:

Sede Centrale. zooprofilattico FOGGIA. Dott. Doriano Chiocco via Manfredonia, 20 71100 Foggia. Tel. 0881-786111, fax 786362.

Istituti Zooprofilattici - Mezzogiorno:

Sede Centrale. zooprofilattico NAPOLI. Dott. Mario Luini Via Salute, 2 80055 Portici (NA). Tel 081-7865111-7753588, fax 7763125.

Istituti Zooprofilattici - Sicilia:

Sede Centrale. Zooprofilattico PALERMO. Dott. Santo Caracappa Via Rocco Dicilio, 4 90129 Palermo. Tel. 091-6565111, fax. 6670803.

Istituti Zooprofilattici - Sardegna:

Sede Centrale. zooprofilattico SASSARI. Dott. Guido Leori Via Duca degli Abruzzi, 8 07100 SASSARI. Tel 079-289200, fax 272189.

 

9.2. Dove ottenere uova fertili

omesso vedere il link originario

9.3. Produttori e venditori di incubatrici e attrezzature avicole accessorie

omesso vedere il link originario

9.4. Dove richiedere i poster sullo sviluppo embrionale

Hatching egg selection - Petersime nv Centrumstraat 125 B-9870 Zulte, Belgium. Tel 0032-91-889611, fax 888458.

How to identify infertile eggs and early-dead embryos. Dept of Poultry Husbandry. University of California Davis. 95616 CA. USA

Development of the Turkey embryo. Nicholas Turkey Breeding Farms, inc. 19449 Riverside Drive. Savanna, California 95476 CA USA

Poster POULTRY EMBRYO DEVELOPMENT. Indirizzo da inserire

 

10. Libri che possono essere utili per la corretta gestione dell’incubazione

Scientifici in italiano

Tecnologie Avicole. Giavarini I. (1988) – Edagricole (BO). ISBN: 88-206-2857-0. (tel. 06-42881098-42881222, Fax. 42827240. E.mail av@edagricole.agriline.it http://195.103.218.201:80/edagri/

Tecnici in italiano

Guida alla conduzione degli incubatoi. The Cobb Breeding Company East Hannningfield, Chlmsford, Essex CM3 8BY, Gran Bretagna tel.0044-245-400109 fax 0044-245-401099 marketing@cobb.demon.co.uk

In altre lingue europee

Inglese

Principles of Poultry Science. Rose S.P. (1997) – CAB International. ISBN: 0-85199-122-X. (tel. 0044-1491-832111, fax 833508, e.mail cabi@cabi.org)

Reproduction in Poultry. Etches R.J. 1996) - – CAB International. ISBN: 0-85198-738-9. (tel. 0044-1491-832111, fax 833508, e.mail cabi@cabi.org)

Francese

Reproduction des volailles et production d’oeufs. Sauveur B. (1988) – INRA Paris ISBN: 2-85340-961-9.

Spagnolo

Manual Pratico de Avicoltura. Castello Llobet J.A. e Gondolbeu V.S. (1986) - Real Esquela Oficial Y superior de Avicoltura Barcelona. ISBN: 84-600-4600-1.

Tedesco

Riferimento da inserire

Portoghese

Riferimento da inserire

 

11. NOTE

Le informazioni date in questo manualetto sono al solo scopo della effettuazione della esperienza descritta. I necessari riferimenti a ditte avicole, di produzione o commercializzazione, è fatto al solo scopo di facilitare il reperimento delle attrezzature. Gli utilizzatori del manualetto sono invitati a contattare l’autore per segnalare eventuali disservizi o ampliare e aggiornare l’elenco delle ditte al fine di evitare di tralasciare indirizzi utili. Nessuna remunerazione è prevista per tale collaborazione. Il prof. Bagliacca si impegna ad aggiornare annualmente il manualetto e rendendolo disponibile a tutti al seguente indirizzo telematico:

http://www.vet.unipi.it/~mbagliac/schiusa.htm.

 

Gli utilizzatori sono incoraggiati a fotocopiare e distribuire anche solo parti del presente manualetto senza essere obbligati a citarne la fonte

 

Prof. Marco Bagliacca Dipartimento Produzioni Animali, Facoltà di Medicina Veterinaria. V.le Piagge, 2 56100 Pisa. Tel. 050-3139-422, fax 050-3139433. e.mail: mbagliac@vet.unipi.it. http://www.vet.unipi.it/~mbagliac/biodata.htm

 

 

Versione del

23 Marzo 1998

 

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LA SPERATURA DELLE UOVA

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Un pò di nozioni sulla speratura

Se sussistono i fattori per l'accoppiamento e la deposizione,  dopo aver formato la coppia, entro un paio di settimane le canarine iniziano la costruzione del nido, contestualmente avverrà l’accoppiamento e dopo almeno 1 giorno, la relativa deposizione delle uova. E' utile per evitare che le nascite avvengano sfalzate di un giorno l'uno dall'altro creando problematiche agli ultimi nati che saranno sopraffatti dalla voracità dei più grandicelli che accaparreranno l'imbocco da parte della madre, essendo relativamente più grandi, più visibili e più affamati degli ultimi nati, sostituire ogni mattina dopo ciascuna deposizione ogni uovo deposto con un uovo finto di plastica o con sassolini o con niente in mancanza ma solo per le prime due uova, provvedendo ad annotare sul registro di allevamento le deposizioni ed ogni eventuale particolarità.

Al termine della deposizione (l'ultimo uovo è normalmente di un colore più azzurrino di queele deposte in precedenza,  si sostuiranno le uova finte con quelle vere e la madre proseguirà nella cova è da questo momento che si iniziano a contare i fatidici 13 giorni ricordando che il giorno di messa in cova conta come giorno ZERO e che la schiusa avverrà quel giorno o nei 2 giorni successivi in base all'assiduità della cova.

La facoltà di conservazione delle uova nell'ambito di una decina di giorni (dal primo uovo deposto), ci permetterà di ritardare la sostituzine delle uova finte con quelle vere per cercare di rimettere in cova contemporaneamente il più alto numero di coppie possibile per permettere eventuali scambi di uova o di nidacei tra i vari genitori e di scegliere la data di schiusa possibilmente al venerdì per poter essere presente in caso di problematiche al sabato e la domenica.

Tra il 5 ed il 7 giorno (in base all'esperienza acquisita, sarà utile procedere all'operazione della Speratura delle uova in cova; la speratura prima del 5 giorno effettuata impropriamente può provocare il distacco dell'embrione dalla parete di attecchimento dell'uovo e/o si può non essere assolutamente certi della presenza dell'embrione.

Il procedimento consiste nel vedere con una apposita forte fonte luminosa in controluce se l'uovo si presenta roseo/scuro quindi con una nuova vita che sta per nascere  o chiaro/trasparente  e quindi senza embrione in crescita. Il metodo di controllo dipende dall'abilità dell'allevatore, per i più esperti si tiene in mano tra l'indice ed il pollice nel punto più vicino possibile al polso l'uovo in controluce, oppure usando le torcette speruovo senza toccare le uova, o ancora con l'apposito attrezzo "ovoscopio" (cassetto con luce interna e foro su cui appoggiare l'uovo). Un altro sistema è quello di preparare una bacinella con dell'acqua tiepida, vi ci si posano con molta calma le uova da sperare, se dopo qualche secondo vedrete che ogni uovo forma intorno a se dei cerchi concentrici vuol dire che il nascituro non sta dormendo e si muove! ATTENZIONE il sistema di speratura tramite bacinella d'acqua tiepida rimuove la cuticola di protezione dell'uovo permettendo una più facile permeabilità di agenti patogeni esterni!

Perchè eseguire la speratura? il motivo non è assolutamente quello di essere preventivamente a conoscenza di quanti  saranno i teorici nuovi nati, ma di evitare inutile stress alla canarina; verifichiamo pertanto la tecnica di utilizzo.

Se ad una canarina con la speratura notiamo che tutte le uova sono infeconde al 7 giorno, sarà una inutile perdita di tempo farla continuare a covare ed a stancarsi fino al 15mo giorno, toglieremo quindi tutte le uova ed il nido, attenderemo due o tre giorni prima di riporre il nuovo nido, verificando possibilmente le motivazioni dell'infecondità.

Se invece dalla speratura verifichiamo che sono feconde solo una o due uova, essendo a conoscenza della teorica difficoltà di sopravvivenza di un nidaceo da solo, ovvero per procedere ad una nuova cova non impegnando per solo due soggetti, provvederemo a liberare dall'incombenza i genitori dando a balia l'uovo presso un'altra coppia in cova (sempre che abbiamo utilizzato il sistema di mettere in cova contemporaneamente più soggetti).

Inoltre e cosa fondamentale le uova chiare sono fonte di contaminazione batterica ed influenzano negativamente lo sviluppo delle uova sottraendo calore alle uova feconde e se ci fosse stata mortalità embrionale i patogeni potrebbero diffondersi agli altri embrioni in accrescimento.

Cosa noteremo nell'operazione di speratura?

Embrione in crescita: presenza di un corpo centrale (embrione) di colore rosso/arancio dal quale si dirama una rete di vasi sanguigni.

Embrione morto: presenza di un anello centrale di sangue di uno due millimetri.

Uova infecondo: non si osserva nessuna delle descrizioni sopradescritte.

Si ricorda iIn ogni caso che un uovo chiaro o un uovo finto può essere mantenuto fino al giorno successivo alla schiusa di tutte le altre uova per poter permettere una certa protezione da schiacciamento ai nidiacei appena nati.

Metodi di speratura

Torcetta sperauova

 

 

 

 

 

 

 

Contro luce

 

 

 

 

Ovoscopio

 

 

 

 

TAVOLA I. - Speratura. Foto eseguite contro luce. Dall'alto in basso.

Prima fila, uova appena deposte.

Seconda fila,quarto giorno d'incubazione.

Terza fila, settimo giorno d'incubazione.  Il secondo uovo, a sinistra, (Colonna 2) cessa di svilpparsi e si trasforma in barlaccio (degenerato - non buono).

Quarta fila, undicesimo giorno d'incubazione. Colonna  1 - 3 - 4 uova feconde. Colonna 2 uovo barlaccio  (degenerato - non buono).

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http://www.vet.unipi.it/Dpa/mbagliac/sperat/sperat.htm

Speratura delle uova ed esame diretto delle stesse previa rottura del guscio

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(corso di Avicoltura)

(Marco Bagliacca)
Dip. Produzioni Animali, Facoltà di Medicina Veterinaria, Università di Pisa.

La speratura delle uova durante l'incubazione ed il conseguente esame diretto degli embrioni morti e dei dischi germinali è fondamentale per il corretto mamagement dell'incubazione.  Tali operazioni devono però affiancare e non possono mai sostituire i normali controlli che l'addetto alle incubatrici deve effettuare di routine per raggiungere i massimi tassi di schiusa.  E' infatti sempre indispensabile il costante monitoraggio:

- della temperatura e dell'umidità relativa nella camera di conservazione e nel locale delle incubatrici (non solo di quelle all'interno delle macchine);

 - della perdita di acqua delle uova durante l'incubazione;

 - della classificazione della qualità dei pulcini che nascono;

 - dei tempi di incubazione (inizio e momento di massima schiusa);

 - della carica batterica presente sia nell'aria che sulle superfici interne ed esterne delle incubatrici.

 Le foto riportate di seguito mostrano come appaiono le uova alla speratura e servono a differenziare quelle realmente non fertili da quelle con l'embrione morto precocemente.

 Coloro che sono interessati ad ulteriori argomenti sulla incubazione delle uova possono trovare un semplice manuale di cui appresso. 

 

identificazione delle possibili cause che determinano riduzioni di schiusa

In caso di riduzione della percentuale di schiusa rispetto ai valori normali indicati per le diverse specie è importante identificare rapidamente la, o le cause che hanno determinato il problema osservato.  Un elenco delle possibili cause e dei relativi interventi consigliati per rimuoverle è riassunto brevemente nel manualetto di cui appresso. 

Un esame attento delle uova che vengono scartate alla/e speratura/e è indispensabile per l'accertamento dello "status" dell'embrione contenuto nell'uovo. Tale esame dovrebbe essere inoltre seguito dalla rottura dei gusci delle uova scartate (almeno di un campione), per aumentare l'accuratezza della osservazione effettuata con la sola speratura. Anche durante i periodi di buoni tassi di schiusa le uova incubate dovrebbero essere sottoposte alla speratura. La prima speratura dovrebbe essere effettuata: a 5-7 giorni per le uova di quaglia e gallina, a 7-8 giorni per le uova di fagiana e pernice, a 8-10 giorni per le uova di tacchina, anatra ed oca; ciò in funzione della diversa durata del periodo embrionale. L'operazione di speratura effettuata più precocemente, oltre ad essere più difficoltosa, verrebbe infatti effettuata in una fase critica dello sviluppo embrionale e determinerebbe un aumento di mortalità, dovuta al maneggiamento delle uova. Le uova dovrebbero poi essere sempre sottoposte ad una seconda speratura al momento del trasferimento dall'incubatrice alla camera di schiusa.

Campionamento

PRIMA SPERATURA - Se vengono incubati piccoli gruppi di uova il campione da controllare e registrare è sempre l'intero gruppo di uova incubate. Se il gruppo di uova incubate è superiore e non si rilevano problemi di schiusa si può procedere ad un controllo a campione (minimo 200-300 uova per incubata) per ridurre i costi dell'operazione. SECONDA SPERATURA - E' in ogni caso opportuno effettuare la speratura di tutte le uova al momento del trasferimento in camera di schiusa. Durante i periodi di schiuse ridotte è indispensabile effetture la speratura di tutte le uova incubate sia a 5-10 giorni che al trasferimento in camera di schiusa. Per migliorare le performance dell'incubatoio è opportuno inoltre seguire un programma di autocontrollo che preveda il costante esame diretto di un campione significativo delle uova scartate con le due sperature e la conseguente analisi delle correlazioni con i parametri ambientali.

Come usare le foto

Le foto a colori, riportate negli schemi seguenti, servono come riferimento per potere distinguere le uova non fertili da quelle con embrione vivo e vitale e da quelle con embrione morto. Una volta individuata la causa di scarto dell'uovo, il logico passo successivo è quello di controllare se il numero di tali uova in rapporto al totale di quelle incubate è "normale" oppure risulta superiore all'atteso ed è quindi necessario individuare la causa che ha determinato la riduzione di schiusa al fine di poterla rimuovere.

In linea generale il numero complessivo di uova di gallina che vengono scartate alla prima speratura, se queste sono state conservate in condizioni ottimali (per un massimo di una settimana), non deve superare il 10%. Tale percentuale è leggermente superiore per le uova di anatra, oca, tacchina e dell'avifauna. In ogni caso la percentuale di embrioni morti alla prima speratura deve aggirarsi intorno ad un terzo del totale della mortalità embrionale prevista così come la percentuale di embrioni morti alla seconda speratura che però deve presentare un numero estremamente ridotto di embrioni morti nel periodo centrale dell'incubazione. La mortalità osservata durante la fase centrale dell'incubazione, qualora non vengano evidenziate specifiche cause infettive all'apertura delle uova scartate, è da ascriversi generalmente a deficienze alimentari nei riproduttori.  La maggior parte delle carenze alimentari è però spesso dovuta a cattiva conservazione o miscelazione del mangime od a microcarenze vitaminiche che determinano solo un aumento del numero dei pulcini poco vitali che hanno difficoltà a uscire dall'uovo con un conseguente incremento dei soggetti di seconda scelta e degli scarti senza un apprezzabile aumento della mortalità durante la fase centrale di incubazione.

Quando le uova vengono sottoposte alla speratura a 5 - 10 giorni dall'inizio dell'incubazione (in funzione della specie di appartenenza), possono essere classificate tre differenti categorie di uova:

  1. Uova con embrione vivo e vitale
  2. Uova con anelli di sangue
  3. Uova "chiare"

Quando le uova vengono sperate prima del passaggio in camera di schiusa, le uova chiare non dovrebbero essere presenti, a meno di grossolani errori alla prima speratura e gli embrioni morti dovrebbero essere in numero ridotto (gli embrioni morti tardivamente, uno due giorni prima della speratura, sono comunque difficilmente individuabili).  Alcuni di questi potrebbero essere dovuti a cattiva qualità del guscio o a gusci incrinati che sono sfuggiti alla prima speratura o che si sono incrinati successivamente durante l'incubazione (voltaggio).  La rottura dei guscio e l'esame diretto del contenuto (se presenta colore e/o odore anormale) può facilmente rivelare la presenza di uova con contaminazioni batteriche.

Quando si esaminano le uova che non schiudono si possono individuare diversi tipi di malformazioni e malposizionamenti.  Il tecnico dovrebbe porre particolare attenzione ai malposizionamenti (soprattutto la testa sotto l'ala destra e al polo ottuso).  Un contenuto eccessivo di liquidi o, viceversa, embrioni essiccati   sono elementi indispensabili per ipotizzare umidità sbagliate nell'incubatrice, conservazioni troppo prolungate o in condizioni di umidità relativa troppo bassa o gusci troppo porosi o troppo sottili.  La presenza di alcuni embrioni malformati è normale nelle uova che vengono esaminate a questo stadio ma se il loro numero è eccessivo (superiore alla percentuale attendibile) è necessario una ulteriore investigazione per accertarne le cause.

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Embrioni Vivi e Vitali

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("Clicca" sulle foto per ingrandirle!)

devono mostrare:

  1.  

    Capillari ben definiti senza aree emorragiche evidenti

  2.  

    Alcuni movimenti quando stimolati dalla luce/calore della speratura

  3.  

    Un aspetto complessivamente "sano"

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Embrione di tacchino di 4 giorni (aperto).

questa foto può essere utilizzata come riferimento per lo sviluppo di un embrione normale. Notare l'embrione in posizione centrale e i capillari in formazione.

Img0011.jpg (9525 bytes)

Embrione di gallina di 4 giorni (alla speratura).

Nota il maggior sviluppo del sistema circolatorio rispetto all'embrione di tacchino della stessa età. L'area scura al centro dell'uovo è l'embrione; la ragnatela rossa sono i vasi sanguigni in formazione.

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Embrione di tacchino di 24 giorni (alla speratura).

La parte più luminosa è la camera d'aria il cui corretto dimensionamento è fondamentale per una schiusa ottimale. La parte scura inferiore è l'embrione(che non viene attraversato dalla luce ). Il corretto rapporto "solidi/liquidi" alla fine del periodo embrionale è il segreto per ottenere schiuse quanti/qualitativamente ottimali.

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Embrione di tacchino di 27 giorni (alla speratura).

I vasi sanguigni nella parte inferiore sinistra non sono ancora completamente "essiccati" e sono ancora necessari per la respirazione. L'umidità deve essere elevata per ridurre i rischi di precoce evaporazione dei liquidi con conseguente morte del nascituro.

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Anelli di Sangue e Embrioni morti

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("Clicca" sulle foto per ngrandirle!)

Queste uova mostrano un anello scuro sulla superficie inferiore del guscio. Di solito contengono embrioni che hanno ripreso lo sviluppo dopo la fase di quiescenza ma sono morti precocemente.

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Uova chiare o con embrione morto precocemente (gallina).

A destra: l'uovo non fertile non mostra alcun sviluppo, A sinistra: l'embrione morto a 2- 2e1/2 giorni mostra le membrane ispessite e una linea di sangue.

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Embrione morto precocemente.

L'anello di sangue indica un embrione morto. L'assenza di un "punto scuro" visibile (embrione) indica una probabile morte precoce.

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Uovo cistico alla speratura.

in apparenza simile alle uova con embrione vivo e vitale, l'embrione cistico ha spesso un tessuto cardiaco ed il reticolo di capillari degli embrioni normali.

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Anello di Sangue: gallina.

La presenza dell'anello di sangue è sintomatica della mortalità precoce degli embrioni. La identificazione della causa deve essere fatta sull'uovo dopo la rottura del guscio.

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Uovo di tacchina - speratura effettuata dopo 10 giorni di incubazione.

Un zona scura rotondeggiante e la scomparsa dei capillari è il miglior indicatore della morte dell'embrione.

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Embrione di tacchino di circa 8 giorni.

Embrione in degenerazione estratto da un uovo sperato a 10 giorni. La testa abnorme e l'assenza della parte facciale indicano uno sviluppo disarmonico abnorme che ha determinato la morte. Il già evidente inizio della degenerazione dei tessuti è tipica degli embrioni morti anche solo dal giorno precedente.

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Uova "Chiare"

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("Clicca" sulle "tumbnail" per ingrandire!)

  • Uova Fertili
  • Uova Realmente non Fertili
  • Uova Fertili senza ripresa di sviluppo (false chiare)
  • Uova fertili con ripresa del solo sviluppo cellulare (false chiare)

Il termine "Uovo Chiaro" è usato per le uova che sembrano non fertili alla speratura. In condizioni normali la maggior parte delle uova chiare sono veramente uova non fertili. Solo una piccola percentuale è rappresentata da embrioni morti ad uno stadio precocissimo. La differenziazione delle due categorie può essere fatta solo dopo la rottura dei gusci e l'attento esame della superficie del tuorlo. In caso di aumento del numero delle uova chiare è sempre indispensabile esaminare almeno un campione delle uova che sono state scartate, in considerazione del diverso significato che ha l'aumento delle uova non fertili o l'aumento della mortalità embrionale precocissima.

Uova Fertili

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Uovo fertile di tacchina prima dell'incubazione.

La caratteristica principale è la forma circolare leggermente rilevata della blastula (gastrula precoce)con ben evidente l'area opaca e pellucida.

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Uovo di gallina sperato prima dell'incubazione.

La speratura di un uovo prima dell'incubazione non permette di appurare se l'uovo è fertile o non è fertile e non permette di prevedere se l'embrione, una volta rimosso lo stato di quiescenza, riprenderà lo sviluppo. La speratura di un uovo prima dell'incubazione permette solo di controllare la qualità del guscio e la corretta posizione del tuorlo individuato dall'ombra in posizione centrale.

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Uovo di gallina dopo 24 ore di incubazione (alla speratura).

L'ombra del tuorlo è più evidente che nella foto precedente e mostra un'apice nell'area rotondeggiante (ombra del tuorlo) che indica l'inizio dello sviluppo embrionale.

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Uovo Incrinato, di gallina (alla speratura).

Le uova incrinate, non sempre visibili senza speratura, dovrebbero essere scartate perchè sono soggette a rompersi e possono essere state facilmente contaminate da batteri e contaminare a loro vota le altre uova in incubazione.

Uova Realmente non Fertili

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Uovo di tacchina non fertile incubato.

Il blastodisco è piccolo (meno di 4 mm). l'area opaca e pellucida sono poco visibili ad occhio nudo.

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Non fertile (a destra) e mortalità precoce (a sinistra) - gallina.

Differenziazione di due uova chiare alla speratura. L'uovo non fertile (a destra) non mostra alcun sviluppo, l'uovo con embrione morto precocemente (2- 2 giorni e mezzo) (a sinistra) mostra le tipiche membrane embrionali ed un accenno dell'anello di sangue.

Uova fertili senza ripresa di sviluppo

Difficile da discriminare. Oltre a problemi di conservazione può essere dovuto anche a consanguineità eccessiva.

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Uovo fertile con embrione morto prima dell'incubazione- tacchino.

una condizione diagnosticata molto raramente. L'uovo è stato incubato per 3 giorni prima dell'apertura. Il blastodisco si stà deteriorando ma conserva ancora forma e dimensione di un blastodisco fertile.

Uova Fertili con il solo sviluppo cellulare

Condizione non infrequente nelle uova chiare alla speratura ma che risultano fertili dopo l'esame della superficie del tuorlo. L'embrione muore durante la conservazione ma la crescita delle cellule sulla superficie del tuorlo riprende quando l'uovo viene incubato e può continuare per alcuni giorni.

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Sviluppo cellulare (meno di 24 ore) - tacchino.

Un uovo fertile che riprende lo sviluppo al momento dell'incubazione ma muore prima dell'inizio della formazione della rete capillare, appare chiaro alla speratura. Solo l'esame della superficie del tuorlo può evidenziare un certo sviluppo del disco germinale.

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Sviluppo cellulare evidente (più di 24 ore) - tacchino.

Questo disco germinale si è sviluppato maggiormente rispetto al precedente ma la rete capillare è ancora completamente assente.

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Prima edizione scheda 03/02/2007 aggiornamento 06/04/2008

 

  

 

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