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LA PREPARAZIONE E L’ACCOPPIAMENTO

Da “Lancashire News” Anno 6 N. 2

La preparazione alla stagione riproduttiva inizia già dal termine delle esposizioni. Da una buona preparazione dipende tutta una stagione.

I consigli che posso dare sono quelli di metodi che impiego o ho impiegato e che giudico i migliori, ma ogni allevatore ha le sue usanze e fino a quando l‘allevamento procede bene, non è conveniente cambiare o seguire altri allevatori nell‘utilizzo di questo o quel pastoncino o misto di semi.

Anch’io negli anni ho provato molti prodotti, con alterna fortuna, ma alla fine, stabiliti i più confacenti alle mie necessità, non ho più variato l’alimentazione, con uccelli in buona salute.

Nell‘allevamento, un Razza Spagnola non avrà mai le stesse necessità di un Lancashire, ma se voi gli fornite la stessa alimentazione, lui per bisogno ne fruirà, ma si esporrà a malanni di ogni sorta. Il mio modo di fare non è certo infallibile, ma è quello che per me funziona bene e che mi soddisfa pienamente.

Per quanto riguarda l’inizio delle cove, non sono troppo propenso ad anticiparle: provvedo piuttosto, dalla fine di gennaio, a garantire le 14 ore di luce integrando quella naturale, nelle giornate di maltempo, con quella artificiale prodotta da 2 tubi Neon “luce solare“.

Al termine della muta inizio a formare sul registro le mie coppie, tenendo conto dell‘aspetto esteriore, ma anche degli ascendenti dei miei uccelli privilegiando la forma, la taglia e soprattutto la conformazione del ciuffo o della testa, caratteristica importante è inoltre la buona attitudine all'allevamento, perché non intendo certo con i Lancashire far ricorso alle balie.

Ogni coppia trascorre una quindicina di giorni in gabbia da allevamento. periodo più che sufficiente per verificare se vi è accordo o se vi saranno baruffe, dopodichè le femmine saranno) alloggiate in volierette dove potranno esercitare il volo, contributo indispensabile al miglioramento degli organi riproduttivi.

Una decina di giorni prima dell’accoppiamento definitivo le posizioni si invertono: le femmine in gabbia da allevamento dotata di nido e maschi in volierette dove raggiungeranno il massimo della forma. Quando la femmina dimostrerà di essere pronta all’accoppiamento iniziando la costruzione del nido, saltando nervosamente da un posatoio all’altro e sfarfallando con le ali, solo allora la uniremo ai maschio. Così facendo, rari saranno i casi di uova infeconde. Beninteso che non tutte le coppie saranno formate nello stesso periodo, ma unicamente al verificarsi della condizione di cui sopra.

Preferisco sempre usare femmine Plainhead che hanno più facilità nell‘imbecco, anche se in casi di necessita ricorro a Coppv, riducendo il ciuffo sia per igiene che per buona visuale.

In passato si è sovente descritto il Lancashire come un mediocre o pessimo allevatore. Posso dire che attualmente abbiamo a che fare con un buon allevatore specie se vengono usate femmine non troppo grandi e con almeno due anni di età.

Importante è osservare la femmina quando cova: se il maschio va ad imbeccarla, al 90% avrete la certezza di una buona riuscita nell'allevamento della prole.

Per precauzione, i primi due giorni dalla nascita, intervenite con qualche imbeccata allo stecco o, in mancanza di tempo, fornite verdure fresche (radicchio, tarassaco…), le femmine verranno maggiormente stimolate a lasciare il nido per nutrire i loro piccoli.

Io non vado mai oltre le due covate per stagione lasciando, se possibile, non più di 3 piccoli per nido. Lo svezzamento avviene generalmente dopo il 35° giorno.

                                                                                                                      Claude BERNARD

                                                                                                                     Trad. Franco Dolza

© C.I.C.L. ©  Prima edizione scheda 02/01/2007 - Aggiornamento 16/05/2008

 

  

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